Rocca del Castello di Vespolate (Sec. XIV - XVII)
Rocca del Castello di Vespolate (Sec. XIV - XVII)
Scheda
Nome | Descrizione |
---|---|
Comune | Vespolate (Apre il link in una nuova scheda) |
Indirizzo | Largo Matteotti |
Proprietà | Privato |
Pubblicazioni | Guida Turistica e Atlante Stradale - Provincia di Novara - Assessorato al Turismo - Legenda |
Modalità di accesso | Proprietà privata |
Notizie dell'esistenza di un castello, in Vespolate, si hanno già a partire dal 1053, quando Adelasia, vedova del Conte Alberto, cede a Rodolfo da Besate, rappresentante di una nobile famiglia milanese, buona parte degli immobili della zona, fra i quali anche il fortilizio.
Dell'antica struttura ora si conserva ben poco, perché nel corso dei secoli subì numerosi cambiamenti strutturali: in particolar modo fra il Trecento e il Quattrocento, quando l'antico "castrum" medievale (centro giuridico del territorio) perse le sue funzioni fino a diventare un centro di raccolta di scorte alimentari.
Diversi furono i signori che si alternarono alla guida del borgo, finché esso venne diviso: la rocca diventò un bene dei vescovi novaresi, mentre il feudo passò definitivamente al potere civile.
I vescovi, fra i quali il Bascapè, Giovanni Battista Visconti e Marco Aurelio Balbis Bertone, fecero ristrutturare il castello e innalzare la torretta.
Nel 1767 il bene passò definitivamente alla Chiesa ma nel 1868, in seguito alla confisca dei beni ecclesiastici, l'immobile venne ceduto al conte Borgogna.
Si succedettero quindi vari proprietari e ancora oggi il castello è residenza privata. Ampiamente restaurato, si presenta a pianta quadrata di fattura piuttosto rozza e priva di ornamenti; collegato all'edificio è un alto torrione arricchito da due sene di archetti pensili, da finestrelle e feritoie.
Dell'antica struttura ora si conserva ben poco, perché nel corso dei secoli subì numerosi cambiamenti strutturali: in particolar modo fra il Trecento e il Quattrocento, quando l'antico "castrum" medievale (centro giuridico del territorio) perse le sue funzioni fino a diventare un centro di raccolta di scorte alimentari.
Diversi furono i signori che si alternarono alla guida del borgo, finché esso venne diviso: la rocca diventò un bene dei vescovi novaresi, mentre il feudo passò definitivamente al potere civile.
I vescovi, fra i quali il Bascapè, Giovanni Battista Visconti e Marco Aurelio Balbis Bertone, fecero ristrutturare il castello e innalzare la torretta.
Nel 1767 il bene passò definitivamente alla Chiesa ma nel 1868, in seguito alla confisca dei beni ecclesiastici, l'immobile venne ceduto al conte Borgogna.
Si succedettero quindi vari proprietari e ancora oggi il castello è residenza privata. Ampiamente restaurato, si presenta a pianta quadrata di fattura piuttosto rozza e priva di ornamenti; collegato all'edificio è un alto torrione arricchito da due sene di archetti pensili, da finestrelle e feritoie.
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Assessorato al Turismo - Legenda